“Basta presentarsi agli esami in abiti succinti”.
Questo è il curioso appello del docente di Diritto Penale della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, il Prof. Giovanni Cocco, ai suoi studenti. A quanto parte, gli universitari dell’ateneo cagliaritano erano soliti presentarsi agli esami ostentando la propria biancheria intima, atteggiamento che ha esasperato l’insegnante portandolo a scrivere delle direttive sull’abbigliamento sul portale dell’università.
Questo è il curioso appello del docente di Diritto Penale della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, il Prof. Giovanni Cocco, ai suoi studenti. A quanto parte, gli universitari dell’ateneo cagliaritano erano soliti presentarsi agli esami ostentando la propria biancheria intima, atteggiamento che ha esasperato l’insegnante portandolo a scrivere delle direttive sull’abbigliamento sul portale dell’università.
IL PROF DICE COME VESTIRSI
- “Abbigliamento con cui
presentarsi ad esami e lezioni” è il titolo dell’avviso pubblicato dal
Prof. Cocco sul sito dell’università e che deve aver lasciato a bocca
aperta qualche studente e divertito qualcun altro. Insomma, gli
universitari sono stati invitati a vestirsi con abiti consoni
al luogo e alla situazione in maniera neanche troppo delicata.
Infatti, sull’avviso dell’insegnante di Diritto penale possiamo leggere che:
Infatti, sull’avviso dell’insegnante di Diritto penale possiamo leggere che:
“Essendo per primo stupito di dovere imporre minime regole di
rispetto nei miei confronti e della commissione con riguardo
all’abbigliamento, dovendo essere evidente a tutti il contesto di studio
e ricerca in cui ci si trova - e non ludico quali la discoteca o la
spiaggia, o l’intimità della propria abitazione - preciso ai signori
studenti che non verrà più tollerata la esibizione di mutande od altro
abbigliamento intimo, a cui recentemente mi è capitato di dovere
assistere con la presentazione agli esami con pantaloni ampiamente
calati ad esibire pressoché integralmente le mutande (pare che sia la
penultima moda idiota); a parte la ridicolaggine di chi pensa di fare la
rivoluzione o affermare la propria personalità in - e con le - mutande
(ancorché acquistate a caro prezzo e con il marchietto da esibire), è
appena il caso di sottolineare che il rispetto reciproco è alla base di
qualsiasi convivenza e d’ora in poi una siffatta mancanza di rispetto
impedirà che si proceda ad esaminare l’autore (ovviamente di
qualsivoglia genere) di una siffatta esibizione, che dovrà ripresentarsi
vestito in consonanza con le aule universitarie frequentate.”
METTERE IN MOSTRA… LA TESTA
- Insomma, basta mutande in bella mostra e minigonne che scoprono un po’ troppo le gambe. In fondo, per citare Rita Levi Montalcini,
“gli uomini e le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto
bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”.
fonte:www.skuola.net